Libreria Torre. Come nel medioevo la vita si svolgeva all’interno di una torre a base circolare, ho voluto rivedere questo concetto ricreandolo in chiave contemporanea. Lavorando sul principio del ciclo della vita, del cerchio come figura perfetta, come protezione, come nido. Ho voluto pensare a uno spazio dedicato alla lettura, allo studio, al lavoro, al relax, alla riflessione e alla creatività. Posso sedermi sulla panca o distendermi all’interno o lavorare su uno scrittoio apposito, vivendo il contatto con legno naturale non trattato circondato dai Libri o da strumenti multimediali come sorta di Nido moderno.
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Mi occupo di Design e di Fotografia. Vivo il Design sperimentando nuove forme espressive attraverso la progettazione di ambienti e di oggetti, lo studio dei materiali e il riciclo degli stessi per rispondere alle necessità funzionali, produttive e di comunicazione della dimensione umana. Dopo gli studi ho iniziato a lavorare nel settore dell’interior design presso un importante negozio vicino a Treviso “bergamin Arredamenti” dove ho imparato ad approcciarmi con diversi tipi di clientela gestire collaboratori e coordinarli per la realizzazione di ambienti pubblici e privati. Per seguire la mia passione per le tematiche sociali e di sostegno ai paesi in via di sviluppo ho deciso di dedicare qualche anno all’attività sociale e alla cooperazione internazionale collaborando con la ONG Capodarco Int. in un progetto di sostenibilità sociale e di sviluppo in Guinea Bissau che mi ha permesso di formare personale, gestire situazioni di forte criticità. Non ho mai lasciato la passione per il design e parallelamente ho continuato a collaborare con architetti e professionisti del settore per poi dedicarmi completamente a questo mondo con lo studio Ada. Il mio percorso fotografico invece ha inizio nel 2001 con il reportage di viaggio, documentando genti, tradizioni, costumi e culture diverse per poi abbracciare anche la fotografia d’architettura e il design. La mia formazione fotografica è stata segnata dall’insegnamento di un uomo grande con la barba che un giorno mi disse “DEVI INIZIARE A GUARDARE DENTRO AL MIRINO NON A VEDERE”. Da allora grazie ai continui confronti, ai molti chilometri fatti, a molte vite e storie incontrate, a un bicchiere di vino, di tè, di mate offerto e alle molte esperienze vissute arriviamo ad oggi. Attualmente sono impegnato in diversi progetti fotografici personali tra cui alcuni d’architettura, collaborando con artigiani ho realizzato una serie di pezzi, faccio parte del movimento Milano si autoproduce design.