Il progetto indaga l’essenza e la sostanza dei cibi all’interno del panorama che va dalla loro produzione industriale al loro consumo individuale. Dall’analisi del pre-ciclo del cibo, e quindi della vita del cibo prima che diventi per noi tale, si evidenzia come, in pressoché totale incoscienza, il nostro cibo venga indotto a crescere e diventare sostanza secondo logiche industriali in evidente contrapposizione a quelle naturali. Concettualmente il cibo diventa un insaccato nel quale proiettare le nostre nozioni di forma e gusto: un contenitore di sostanze biologicamente modificate, estruso contro la sua natura e senza margini di errore. Crediamo che nutrirsi debba essere e rimanere un’azione naturale inserita in un ciclo continuo di libere trasformazioni. E se natura è libertà, progettare un re-ciclo del cibo è un modo per re-immettere nel cerchio quello che, per noi scarto, è nutrimento per altre forme di vita. Il progetto “Foodscapes” diventa un’azione di ricostruzione tecnica della materia alimentare di scarto, libera da additivi, conservanti, coloranti, addensanti, correttori e agenti artificiali, dove l’essenza naturale e la sostanza biologica del cibo tornano a coincidere per poi comunque rigenerarsi.
He has been creative director of studio Creolo and founder of Todomundo Fair Design. Graduated in Industrial Design at Politecnico di Milano (IT), he has built up an all-around curriculum as freelancer with the ideation and co-ordination of creative strategies and projects for international firms and institutions, aimed to the development of new concepts, products and services.
Interested in arts and inter-cultural topics, he had sharpened his conceptual capabilities at the Gerrit Rietveld Academie (NL), then teaching at the Design Academy Eindhoven (NL), at the Creative Academy (IT) and at the NABA Academy in Milan (IT).
Beside his activity as designer, lecturer and art-director, he is promoter of various researches and projects in the fields of the new creative industries and innovative crafts. Along the last ten years he had run creative workshops in Asia, Africa, Europe and South America, in collaboration with international NGO’s, National Governments and an extensive network of craftspeople and producers.
He keeps imagining and designing for various Italian brands and he is always keen on
addressing new cultural, social and economical configurations to develop innovative
solutions tuned to the evolutions of contemporaneity.
In 2007, he founds Whomade.it, a consulting agency for the “avant-craft” and a brand of design with high-added human value, which, since then, he directs together with his colleague designer Dario Riva.