AIDA è un progetto di ricerca no-profit nato, all’interno dello studio di design Tangity, per aiutare le persone con disturbo dello spettro autistico (ASD) e i loro caregiver a comunicare in modo efficace.
Il problema della comunicazione per le persone con ASD
L’intero progetto si basa sulla comunicazione, come lo stesso team di Tangity afferma, in primo luogo, perché è una delle competenze più impegnative per le persone con una condizione di autismo e, in secondo luogo, perché selezionare il giusto metodo di comunicazione è fondamentale per evitare potenziali crisi. Tuttavia, non è affatto facile scegliere il modo di comunicazione giusto per affrontare i bambini con ASD perché le loro reazioni cambiano in modo significativo a seconda della persona e della situazione specifica. Quindi, è essenziale per gli operatori sanitari conoscere l’individuo con cui stanno interagendo al fine di stabilire una corretta relazione con il soggetto.
L’identificazione di questa necessità è ciò che ci ha portato a una domanda fondamentale.
Un sistema di intelligenza artificiale può fornire agli operatori sanitari informazioni sulle condizioni del bambino e suggerire i metodi di comunicazione più appropriati per l’individuo e la circostanza?
La scelta di fare leva sull’Intelligenza Artificiale risiede in una valutazione in corso per quanto riguarda il campo dell’autismo. Da un lato, la tecnologia di solito ha un ruolo positivo nel facilitare gli operatori sanitari che comunicano con i bambini nello spettro. Dall’altro lato, diversi studi (The Impact of Technology on People with Autism Spectrum Disorder: A Systematic Literature Review) hanno evidenziato la necessità di personalizzare strumenti e metodologie in base alle capacità del soggetto con ASD e alla specifica circostanza di interazione. In questo senso, l’IA potrebbe soddisfare perfettamente questa esigenza grazie alla sua capacità di apprendere e adattarsi.
Una sfida per i designer
E’ stato necessario stabilire un processo di progettazione collaborativa tra tre team che lavoravano insieme: esperti di IA, progettisti di UX/servizi e stakeholder sul campo.
AIDA ha l’obiettivo di creare una soluzione di IA che non tenga conto dei pregiudizi dei diversi attori che interagiscono con i bambini con ASD. In altre parole, la soluzione dovrebbe basarsi su un database ricco e misto che tenga conto delle diverse prospettive di genitori, educatori e terapisti. In questo senso, l’ampio coinvolgimento degli stakeholder è stato fondamentale per consentire al team di analizzare il tema dell’autismo da diverse prospettive, raccogliendo una notevole quantità di informazioni sull’esperienza di più attori.
Articolo di Matteo Paglieri
Fonti:
https://tangity.design/works/aida