Uno dei principali disturbi causato dall’autismo riguarda la sfera della comunicazione, infatti, i soggetti affetti da questa patologia riscontrano difficoltà nell’articolazione e nell’uso delle parole, nell’attenzione congiunta e nell’imitazione.
Mentre i primi due, per quanto problematici, non comprometterebbero la salute stessa dei soggetti, i secondi fanno si che le persone affette da autismo non riescano a comunicare i propri bisogni vitali.
Per cercare di aiutare i soggetti si è sempre cercato il modo migliore per insegnare loro a comunicare in modo che le persone a loro vicine potessero capirli, infatti ogni soggetto ha un metodo di comunicazione unico, per cui non può esistere una procedura unica.
Con la tecnologia e le innovazioni del giorno d’oggi sono già molte le associazioni che hanno investito in applicazioni e strumenti come i tablet che permettono sia di applicare metodi navigati come il quaderno dei segni superando tuttavia alcuni suoi limiti “..come la necessità di osservare il soggetto autistico mentre comunica attraverso l’interazione con i simboli contenuti nel quaderno..” ( Elisa Salamini, 13/12/13 ).
Blu(e) è un pratico esempio delle applicazioni sopra citate, attraverso un sistema applicativo completamente personalizzabile, da parenti o da un assistente, in base alle specifiche del soggetto, ad esempio sesso ed età, che permette di ricevere in tempo reale dati statistici sotto forma di grafici. Questi oltre che permettere una personalizzazione ancora più adatta al soggetto, ne evidenziano anche i progressi e le necessità.
In questo ambito non è solo Neocogita ( sviluppatrice di Blu(e) ) ad occuparsi di applicazioni dedite all’aiuto di persone con problemi comunicativi ma anche altri sviluppatori, quali SwiftKey, Araneum e molti ancora.
Links:
https://www.mamamo.it/news/blue-tecnologia-per-comunicare/
http://blue.neocogita.com/
Pubblicato da Blue – Tablet for autism su Martedì 3 dicembre 2013