Sorprendenti studi epidemiologici effettuati da Michael Rosanoff, rivelano che le probabilità di avere un figlio autistico aumentano con l’aumentare dell’età dei genitori. Ancora più sorprendente è la relazione tra differenza d’età dei due genitori e rischio di avere un figlio affetto da autismo; in particolare il tasso di rischio risulta raggiungere il suo picco quando il padre ha tra i 35-44 anni e la madre ha 10 o più anni in meno. Il rischio aumenta esponenzialmente (fino al 66%) con l’aumentare dell’età del padre (oltre 50 anni), e in controtendenza, al diminuire dell’età della madre (soprattutto per madri adolescenti).
Questo è quello che emerge dall’ampio studio epidemiologico pubblicato sulla rivista “Molecular Psychiarty” , in cui Rosanoff e il suo team analizzarono i dati dell’International Collaboration for Autism Registry Epidemiology, relativi a oltre 5,7 milioni di bambini di Danimarca,Svezia, Israele,Norvegia e Australia occidentale, 30 000 dei quali affetti da autismo. Questi bambini, tutti nati tra il 1985 e il 2004, furono seguiti dai ricercatori fino al 2009.
Abraham Reichenberg, coautore dello studio affermò : “ Quando abbiamo scoperto per la prima volta che il rischio di autismo aumenta con l’età del padre, abbiamo ipotizzato che uno dei fattori determinanti fosse il tasso di mutazioni genetiche”, e le successive ricerche genetiche hanno dimostrato la veridicità di questa affermazione.
Di seguito due grafici raffiguranti le correlazioni tra età dei genitori e rischio di insorgenza di autismo.