Uno dei disturbi comuni nelle persone autistiche è la difficoltà nelle interazioni sociali e nella comunicazione, oltre all’interpretazione del comportamento di chi li circonda.
Significa avere problemi nel tenere una conversazione e nel mantenere il contatto visivo, ma anche non cogliere il linguaggio non verbale, le espressioni facciali e le metafore. La concentrazione si focalizza su un aspetto secondario della situazione (iperfocus), per esempio, su un rumore o un movimento, il contatto fisico spesso provoca fastidio.
Tutto questo ostacola la comunicazione con gli altri, ma soprattutto non permette loro di esprimersi come vorrebbero, causando disagio e, a volte, crisi.
Gioco e interazione sociale nell’autismo, di Cesarina Xaiz e Enrico Micheli, è una raccolta di idee per stimolare nei bambini autistici la reciprocità sociale, coinvolgendoli attraverso il gioco.
Aiuta quindi genitori, tutori, insegnanti e operatori a realizzare attività divertenti e stimolanti, ma anche strutturate e ricche di materiali visivamente significativi. Cercando quindi di rispettare le sue esigenze e allo stesso tempo facendolo divertire, si può aiutare il bambino a sviluppare gradualmente capacità di interazione sociale.
D’altra parte insegna anche al lettore a capire le difficoltà della persona autistica. Infatti è fondamentale creare un contatto utilizzando un metodo di comunicazione che non risulti invasivo o che possa eventualmente creare disagio.
Autismo, interazione sociale e gioco sono quindi tre realtà che, se conciliate, possono portare molti benefici.
Link: https://thespectrum.org.au/it/autism-strategy/social-interaction/