Fondazione Vodafone e “Cervelli Ribelli” (piattaforma strategica che mira a valorizzare le differenze e le unicità delle persone) hanno iniziato un progetto per realizzare il primo localizzatore pensato per le persone con autismo. Hanno chiesto la partecipazione a famiglie di individui autistici in modo da riuscire a rendere il progetto il più funzionale possibile. È un progetto che predispone il coinvolgimento di un gruppo di esperti formati da medici, psicologi, informatici e designer in modo da ridurre in modo evidente il rischio di scomparsa delle persone con autismo. L’area del design è molto importante in questo progetto perché è in grado di ideare un dispositivo adatto a persone con autismo attraverso lo studio di materiali, colori e aspetti ergonomici basato sulle evidenze ciniche e comportamentali di questi individui. È un progetto che risponde al bisogno reale delle persone con autismo e alle loro famiglie offrendo così uno strumento avanzato per evitare problematiche ma allo stesso tempo far si che la persona possa non rinunciare alla libertà quotidiana e soprattutto a momenti di inclusione fondamentali ma che potrebbero mostrarsi rischiose per questi individui.
Una frase simbolo di questa problematica spesso non evidenziata e non resa pubblica è stata dichiarata da Gianluca Nicoletti, presidente di Cervelli Ribelli : “Tra le angosce più dolorose che appesantiscono ogni giorno della vita di chi abbia in carico un figlio autistico, prevale l’idea che possa trovarsi solo e perduto in un mondo ostile e irriconoscibile”
Bianca Maria Cisi