L’azienda americana PTC (Parametric Technology Corporation) specializzata nella produzione di software, sta collaborando con il Boston Children’s Hospital per sperimentare l’utilizzo della realtà aumentata con l’obiettivo di aiutare i bambini affetti da disturbi legati all’autismo a comunicare e imparare in maniera più efficace.
I bambini con disturbi dello spettro autistico hanno spesso difficoltà nella comprensione del linguaggio scritto e parlato, ma sono estremamente interessati da quanto fruibile mediante schermi elettronici. Secondo PTC, la realtà aumentata può essere impiegata in questi casi per fornire degli stimoli che possano aiutare i bambini a comprendere le azioni da eseguire.
La realtà aumentata consente un’esperienza visiva immersiva e rappresenta una promettente tecnologia d’avanguardia per supportare il trattamento dell’autismo. Il divario tra mondo fisico e digitale viene colmato grazie alla sovrapposizione di un’immagine digitale su un ambiente reale.
“La realtà aumentata affronta due delle più grandi sfide di un bambino con autismo: la comunicazione e l’attenzione”, dichiara il dottor Howard Shane. Direttore del Center for Communication Enhancement presso il Boston Children’s Hospital.
Sulla base di studi e approfondite documentazioni, un team di PTC ha creato un’app per bambini con autismo e con un’età evolutiva compresa tra tre e cinque anni, che verrà testata clinicamente e valutata per il suo continuo miglioramento.
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