Nel 2006, l’Università di Edimburgo fa partire un progetto congiuntamente con The Tapestry Partnership (organizzazione per lo sviluppo educazionale) per creare u nuovo strumento creato appositamente per i ragazzi con patologie che compromettono l’apprendimento, sviluppo fisico o relazionale.
Il progetto parte dalla necessità di permettere a questi ragazzi uno sviluppo normale tramite l’ausilio della musica.
Dopo due anni di ricerca da parte dei ricercatori Dr. David Skulina e Dr. Ben Schögler, nel 2008, il primo prototipo di questo strumento innovativo è prodotto: la prima versione di Skoog nasce.
Skoog, grazie al suo design semplice ed intuitivo ed il suo software, permette ad bambini con disabilità di poterlo utilizzare senza bisogno di studio o le difficoltà che solitamente comporta uno strumento classico, consentendo loro di creare melodie che li aiutano in un apprendimento multisensoriale, come avviene durante una normale seduta di Musicoterapia. La forma, i colori utilizzati e la sensazione tattile consentono alle persone affette da DSA di stabilire un ponte emotivo tra loro ed il terapista/medico/genitore.
“I colori brillanti di Skoog, la sensazione di morbidezza al tatto, lo rendono appetibile per ragazzi”, Doug Bott.
Questo innovativo strumento è dotato di sensori che percepiscono gli stimoli tattili, modificando intensità e durata del suono a seconda della pressione e del settaggio dato da remoto che tramite App permette di integrare anche una libreria musicale di riferimento.
Il lavoro a stretto contatto con la comunità dell’autismo ha permesso a questo progetto di svilupparsi in maniera tale da permettere ai pazienti di avere un nuovo metodo di comunicazione efficace e immediato che non venga filtrato dalle parole e molto naturale.
“Alcuni bambini autistici adorano le melodie e i complessi suoni creati da un computer o un sintetizzatore ed un particolare interesse su come il suono viene controllato dalle persone. Skoog offre l’accesso a questi suoni come nessun’altro prodotto prima d’ora e credetemi, io ne ho utilizzati moltissimi”, Jhon Biddulph, esperto di terapie e diagnosi per la sindrome di Asperger e consulente per la programmazione musicale terapeutica.