La routine quotidiana di un bambino con problemi di autismo in molti casi si può trasformare in una costante preoccupazione per il soggetto stesso e per tutte le persone che si occupano di lui o lei. In particolar modo, il sistema con cui l’autistico si relaziona con cose e persone è molto differente da un comportamento tipico, tanto che persino i più piccoli cambiamenti possono provocare disorientamento e sofferenza. È importantissimo quindi dare modo di prevedere come la loro giornata verrà scandita nei luoghi e nelle mansioni.
Il centro di formazione sociale Lichtenburg ha definito e ottimizzato un metodo che ha dato risultati molto incoraggianti consiste nel creare una “tabella-calendario”, che permetta di dividere la giornata in più momenti, tramite l’utilizzo di un catalogo di fotografie o disegni che ritraggono il soggetto intento a svolgere i diversi compiti, inquadrando con precisione anche il luogo; le 3 principali domande che bisogna chiarire sono:
1) che tipo di lavoro farà
2) per quanto tempo farà questo lavoro e a che ora finirà
3) cosa farà dopo.
Sapendo con precisione cosa si è fatto e cosa manca ancora, si riduce notevolmente la possibilità di creare imprevisti e le dirette conseguenze, aumentando al contempo la flessibilità psicologica necessaria per affrontare autonomamente alcuni compiti più semplici.